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IL MEGLIO DELLA MODA NEL 2023

Aggiornamento: 27 gen 2024

Gente che va, gente che viene.. potrebbe essere il titolo perfetto per riassumere il film che la moda ha mandato nelle sue sale nel 2023.


Cosa è accaduto? Quali sono stati i momenti più cult, le sfilate più iconiche? Gli addii più nostalgici ed i gli inizi più significativi nel panorama della moda italiana e mondiale?


Andiamo a riassumerlo qui insieme ⬇️



LA SFILATA HAUTE COUTURE PRIMAVERA 2023 DI SCHIAPARELLI CON LE TESTE DI ANIMALI


L'anno si era aperto con il botto grazie ad un mix di stupore, irriverenza e disgusto donatoci a Gennaio dalla sfilata di Schiaparelli Haute Couture Primavera di cui gli abiti erano caratterizzati da delle finte teste di animali esotici come leoni e pantere, agganciati sugli abiti d'alta moda. Simbolo di quello che il nuovo anno ci avrebbe da li a poco riservato, nel pieno di un'epoca traballante fatta da animali da circo che sembrano sempre sul punto di ruggire, ma innocui ed anche un po' finiti, il cui unico motto è stato "l'importante è che se ne parli?"


Le critiche furono molto aspre; gli animali non erano veri ovviamente, ma secondo molti si rischiava comunque di far passare un messaggio sbagliato. D'effetto, andato virale, ma secondo molti altri sempre di una scelta sciatta si è trattata per l'Haute Couture parigina.




PHARELL WILLIAMS DIRETTORE CREATIVO DEL MENSWEAR DI LOUIS VUITTON


In seguito alla prematura scomparsa di Virgil Abloh, Louis Vuitton Homme passava di mano in mano tra guest director d'eccezione. A Febbraio la Maison si appresta ad indicare un atteso nome, quello di Pharell Williams, famoso cantautore a noi tutti non estraneo, che aveva già collaborato per le campagne pubblicitarie di Louis Vuitton, ma la cui carriera era ben lontana dal mondo della moda creativa.

Una nomina inaspettata da una maison come Vuitton che fa ben intendere quelle che saranno le intenzioni dell'industria della moda per il futuro: cercare un direttore creativo che non necessariamente debba aver avuto una formazione nel design della moda, ma che rappresenti invece artista poliedrico, in grado di far parlare prima di tutto di sé e del brand, in modo di scuotere continuamente il suo pubblico. Un'ottima strategia di marketing direi.


A me personalmente, le sue creazioni (se così possono essere chiamate) non sono affatto piaciute.



IL MET GALA 2023


Come ogni anno, il Met Gala rappresenta sempre uno tra i momenti memorabili in fatto di moda. Quest'anno il tema era un omaggio a Karl Largerfeld e gli ospiti hanno dato "sfogo" alla loro fantasia con riproduzioni fedeli di creazioni del designer per Chanel, libere interpretazioni e strani travestimenti felini in onore del gatto bianco Choupette da parte di Doja Cat e Jared Leto. Il look che ha più colpito il pubblico? Quello di Dua Lipa in un abito da sposa Chanel Couture 1992. Secondo molti però, l'aspetto fantasioso, la spettacolarità e l'eleganza tipica di questo red carpet sono venuti un po' a mancare.


A mio parere non l'eleganza, ma forse un pizzico di originalità e dello stupore in più me lo sarei aspettato. E secondo voi?



BENTORNATA BARBIE!


Rosa, rosa ed ancora rosa! Il quiet luxury insieme al glamour femminile hanno rappresentato insieme un forte dualismo protagonista della moda 2023. La tendenza Barbiecore si è sparsa in tutte le salse, anche tra gli uomini occidentali, da sempre un po' allergici a questo colore. Le accurate riproduzioni dei look della storica bambola interpretata da Margot Robbie ha portato alla rivalutazione dell'estetica coquette, delle mary jane, delle calze collegiali, dei fiocchi dei look anni '60.







"ANCORA" GUCCI BY SABATO DE SARNO


Il debutto di Sabato de Sarno proveniente da un magistrale lavoro svolto da Maison Valentino e selezionato da Kering per ripulire l'immagine massimalista ed eccentrica costruita dal 2015 in poi da Alessandro Michele riportado i codici estetici della maison a rispolverare la sua storia a favore del cosiddetto quiet luxury, di una moda "senza tempo", che punta solo sulla qualità.


Ne avevo parlato anche qui



A settembre arriva la sfilata Primavera Estate 2024 sulle note del brano Ancora di Mina, accompagnata da una tinta di rosso vino molto scura, scelta da Sabato stesso come una dichiarazione di intenti a voler ribadire un legame con il passato, una riconnessione con l'essenza più storica di Gucci, oltre ad avere una spiegazione intima per il designer. Sicuramente astenendoci dal giudizio critico di cui questo giovane è stato investito dopo la sua primissima sfilata avremo modo di goderci ancora i quiet spettacoli che ci regalerà!



Seguimi anche su Instagram perché in un post ho approfondito il ritorno del rosso tendenza FW23/24, quali tra questi il rosso vino lanciato da Gucci.


L'ANNO DEGLI ADDII


Il 2023 ha visto anche l'uscita di numerosi direttori creativi dalle grandi maison di moda: Tra questi ci sono stati Matthew M. Williams da Givenchy, Gabriela Hearst da Chloé, Jeremy Scott da Moschino (a cui era susseguita la nomina di Davide Renne, che però ci ha lasciati prematuramente) e Sarah Burton da Alexander McQueen ben 26 anni, di cui 13 passati a fianco del grande fondatore. E poi abbiamo avuto anche Tom Ford che ha lasciato il suo marchio, venduto al gruppo Estée Lauder per 2,8 miliardi di dollari.

Ma anche Walter Chiapponi, che ha lasciato Tod's per passare a Blumarine.



DEMNA GEVSALIA E BALENCIAGA SEMPRE PROTAGONISTI DEL FASHION PANORAMA


Demna non smette mai di far parlar di sé nel bene e nel male, e lo scorso ano lo fece intanto in maniera divertente per la Resort Collection 2024 con 3 look scuri e semplici completati da un'asciugamano legata in vita, immagini andate viralissime.

Più emozionante è stata invece quella Primavera-Estate 2024 svoltasi a Settembre, durante il quale il direttore creativo i Balenciaga ha fatto calcare la passerella alle persone a lui più care, tra cui la più cara di tutti: sua madre Ella.


IL RITORNO DI PHOEBE PHILO


Dopo anni di assenza è tornata anche Phoebe Philo, l’acclamata ex direttrice creativa di maison Celine.  Ha presentato la prima collezione del suo nuovo brand a fine Ottobre scorso, focalizzando l’attenzione sui suoi noti principali punti di forza, lavoro che la resa celebre per anni in Celine ovvero minimal chic estetico. Non sono mancate comunque le polemiche, considerati i prezzi di lancio, – da molti considerati eccessivi, ma andati ugualmente sold-out.


MIU MIU BRAND DELL'ANNO


Per il secondo anno consecutivo, Miu Miu è nuovamente il brand più influente dell’anno. Il merito è, ovviamente, di Miuccia Prada che non smette di sperimentare e stupire, con il suo ugly-chic dettando nuove tendenze. Dalla mini skirt sfrangiata siamo passati al trend “no pants”, caratterizzato da un mood trascurato ma glamour con felpe, dolce vita e short inguinali.


AVAVAV BRAND EMERGENTE PIU' VIRALE


La giovane direzione creativa di AVAVAV si è esibita durante le presentazioni con degli abiti che risultano provocatorii, legati ad un'estetica punk, accompagnati da veri e propri show che rapiscono la vista dello spettatore suscitando forti riflessioni sulla società attuale: una società frenetica, dedita al profitto, ma che di conseguenza si sta sgretolando sempre di più.  

Beate Karlsson ha così raggiungono la viralità online quasi istantaneamente, un fattore che ha contribuito alla celebrità del brand in tutto il mondo.


L'ultima assurda presentazione di AVAVAV alla Milan Fashion Week ha portato in passerella il caos che avviene dietro le scene di una sfilata, dimostrando la frenesia che i designer indipendenti si trovano ad affrontare per portare a termine un progetto.  



Su Instagram pubblico spesso dei post approfondimento relativi alle ultime tendenze del periodo ed inoltre vi consiglio alcune chicche utili per poter sviluppare il vostro stile personale ⤵️




Al prossimo articolo❤️

 
 
 

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di Valentina Maugeri
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