"TI AMO DA MORIRE": L'ARTE DICE BASTA ALLA VIOLENZA DI GENERE!
- Valentina Maugeri

- 2 dic 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 1 mar
Serata evento emozionante quella che si è tenuta lunedì 25 Novembre al Casale dell’Arte a Catania; "Ti Amo da Morire" questo il titolo dell’evento in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne a cui anche l'arte dice basta alla violenza di genere!
Perché si, ancora oggi, in queste giornate in cui tutti sono presi dal Black Friday e dai preparativi natalizi abbiamo bisogno di parlarne e riparlarne sempre più a voce alta!


Io sono Valentina Maugeri, pseudo fashion blogger, che studia fashion design e lavora al contatto con il pubblico
Da poco più di un anno ho fondato Dialoghi di Stile con l'obiettivo di far trasparire la mia visione del mondo della moda e di rendere esso e quello che vi circola intorno più fruibile per voi tutti.
Trattare questo argomento in un blog di moda non è una cosa leggera e per giorni ho pensato a cosa scrivere: hai paura di parlare troppo o forse troppo poco, di sembrare troppo superficiale oppure ripetitiva come molti articoli e post che si sono susseguiti in questa ultima settimana in cui il tema della violenza sulle donne è stato al centro dell’attenzione.
Quello che però io posso fare è parlare di arte di come essa può dare un messaggio di forza e omaggiare un tema così delicato.
In quanto donna sento questo argomento particolarmente mio, anche perché sono sicura che tutte noi nella vita, purtroppo e almeno una volta abbiamo subito una qualche forma di violenza dettata da qualche ex partner, amico, collega o da uno sconosciuto.
"Ti amo da morire" una frase che andava di “moda” quando ero un'ingenua adolescente e che molti di noi si sono sentiti dire quando andava di tendenza su YouTube la canzone "Potrei morire di Te".
Mentre quella resta una canzonetta un po' cringe ed orecchiabile, noi non avevamo neanche idea di cosa volesse dire amare, e "ti amo da morire" è una frase che ad oggi suona con un quid tossico ed inquietante sé detto da persone mature di entrambi i sessi.
Ti amo da morire significa che ti amo così tanto che se tu non mi amassi, vorrei morire, oppure ti amo così tanto che sono disposto a morire per te.
Non si ci deve sentire morire perché l'altro non ti ama più, non si muore per qualcun altro, ma soprattutto non si può morire per mano di chi diceva di amarci.

L’evento è stato promosso dall'imprenditrice Gabriela Scibilia e dalla prof.ssa Liliana Nigro con l'intervento mediatico di diverse personalità istituzionali pubbliche e private, che hanno scandito i diversi momenti di riflessione nella lotta in questo male sociale portando l'attenzione su tematiche quali le sopravvissute alla violenza, il volontariato, le prime relazioni adolescenziali, l'educazione sentimentale e l'attenzione ai bambini orfani di femminicidio, argomento trattato in particolar modo dalla testimonianza di Vera Squatrito, madre di Giordana Di Stefano, a cui è stata dedicata la sfilata finale.
Il ruolo preminente dell’educazione è stato il cardine di questo incontro, perché si deve continuare a parlarne, sempre più forte, affinché gli uomini e le donne di tutte le generazioni acquisiscano più consapevolezza sradicandosi da ciò che è stato inculcato all'essere umano per secoli.
Molti pensano che la violenza sia solo fisica, ma non è così; la violenza di genere è psicologica, economica ed emotiva, si insinua da sempre in questa società fondata sul patriarcato, che vuole vedere la donna sottomessa e proprietà di qualcun altro.

C'è ancora tantissimo lavoro da fare e la moda nel suo piccolo arriva anche qui, per celebrare tutte le donne e consolare i nostri cuori dopo gli argomenti trattati che accendono sempre tanta rabbia.
Dopo le splendide creazioni ispirate al corredo siciliano realizzate dalla stilista Pina Nannuli Scaminaci, una serie di abiti realizzati da noi studenti dell’Accademia di Belle Arti, caratterizzati dalle sfumature del rosso, si sono susseguiti alla conclusione della serata : rosso come la passione, ma anche come le panchine rosse e le scarpe simbolo di questa giornata, rosso come la forza ed il cuore delle donne che hanno saputo reagire e per ricordare tutte le vittime di questo male.
Credo fermamente nell’arte in tutte le sue forme, per sensibilizzare ad un cambiamento volto a diffondere una maggiore consapevolezza sul tema della violenza ed a promuovere una cultura del rispetto e della parità di genere.
Speriamo che un giorno non sarà più necessario fare questi eventi, che le nuove generazioni crescano nella parità, nel rispetto reciproco e soprattutto nell’amore per sé stessi e per il prossimo.
Come sempre, vi aspetto nei commenti.
Vale










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